convento

Un’antica casa di famiglia dimenticata nel bosco. Una storia secolare da scoprire, sussurrata in ogni angolo quando nella notte si accendono le candele nei chiostri, le lucciole danzano nel fitto del parco e inizia la festa.

L’amore per l’arte difficile del saper ricevere.
Pensiamo che l’essenza di Convento dell’Annunciata sia una combinazione di semplicità, storia, raffinatezza, cura del dettaglio.

Siamo convinti che scegliere Convento dell’Annunciata voglia dire sentirsi lontani dal fascino del falso lusso di facile effetto oggi imperante nel mondo del wedding business.
I nostri ospiti cercano la cura del dettaglio, un’eleganza curiosa verso le sperimentazioni più glamour ma sempre spontanea e senza forzature. Come insegna Baldassarre Castiglione, mantovano come noi e maestro di raffinatezze: delle cose rare e ben fatte ognun sa la difficoltà, in esse la facilità genera grandissima meraviglia; al contrario il sforzare e, come si dice, tirar per i capelli fa estimar poco ogni cosa, per grande ch’ella sia.

Convento dell’Annunciata non è nato per ospitare ricevimenti tutti uguali fra loro, ha accolto nei secoli principi, Imperatori, eserciti di passaggio, santi, banditi, scampagnate belle époque e con lo stesso spirito può accogliervi anche oggi. Vi chiediamo solo un po’ di fantasia, di unicità. Del resto come voi ci siete solo voi, lo sapete.

Vi offriamo la possibilità di svolgere un rito civile con valore legale direttamente all’interno del convento. Crediamo sia un’opportunità preziosa, un’alternativa alle sale comunali spesso poco adatte a momenti emotivamente così intensi. Abbiamo visto cerimonie nel fitto del bosco che ricordavano riti antichi legati a madre natura, momenti di romanticismo a tinte pastello in riva al nostro laghetto, cerimonie sontuose e più formali nel giardino rinascimentale dei carpini.

La nostra è una sfida importante sia dal punto di vista naturalistico che storico e artistico: preservare per le future generazioni un angolo incontaminato di paesaggio italiano, un convento del Quattrocento, un grande parco, per questo Convento dell’Annunciata fa parte di ADSI, Associazione Dimore Storiche Italiane.

Nel grande bosco del convento sono tornati dopo anni di esilio dal loro habitat naturale gli scoiattoli, gli aironi cinerini, i rigogoli, le volpi, una miriade di farfalle, le ghiandaie… È il riconoscimento più prezioso dei nostri sforzi, insieme a quello di Vogue e Corriere della Sera che hanno definito il convento di una bellezza da togliere il fiato. Siamo infinitamente grati ai giornalisti, ma non solo a loro, grazie anche ai nostri magici gatti Mimì e Baba che viaggiano misteriosamente per il bosco del convento e con i loro occhi luminosi controllano che tutto sia sempre perfetto.